Coyote (Urania) by Steele Allen

autore:Steele Allen [Steele, Allen]
La lingua: ita
Format: epub, azw3, mobi
ISBN: 9788852046179
editore: Mondadori
pubblicato: 2014-05-22T22:00:00+00:00

Base Coyote 9.9.2300 (21.12.2296 rel.) 22:18 GMT

— Non c’è stato modo di salvarlo. Era nel corridoio anulare e cercava di chiudere il portello interno del C6. Nessuno sapeva che fosse lì. Era tornato indietro di propria iniziativa per controllare i moduli. E quando C6 è stato espulso, lui... Be’, non abbiamo potuto nemmeno recuperare il suo corpo.

Ceppi di legna carbonizzata sibilano e crepitano, scagliando in alto scintille nella notte fredda. Tutt’intorno a lui, silenzio; uomini e donne stanno in circolo attorno al falò, raggomitolati nei parka, coi cappucci tirati sulle teste. La celebrazione che avrebbe dovuto tenersi quella sera si è trasformata in una veglia funebre. Di tutti i modi in cui Lee immaginava che sarebbe finito il primo giorno sul nuovo mondo, era il meno prevedibile.

Reese lo fissa dal lato opposto del fuoco. Dall’atterraggio della Mayflower il colonnello ha detto poco o niente, ed è rimasto muto mentre il capitano raccontava com’era morto Eric Gunther: eroicamente, nell’adempimento del proprio dovere. Tutto quel che deve fare è aprire la bocca, proclamare che ogni cosa detta da Lee è una bugia, e la colonia sarebbe... be’, forse non distrutta, ma come minimo paralizzata, perché senza fede nel proprio capo i coloni si troverebbero ad annaspare nel nulla. E sarebbe così facile, per Reese. Appena poche parole...

Ma Reese si limita ad annuire quasi impercettibilmente; nessun altro nota lo sguardo che passa tra i due uomini. Wendy Gunther, seduta nella sua tenda e confortata dai suoi amici e un paio di adulti, non avrà mai bisogno di sapere la verità.

Da qualche parte nelle tenebre, ben oltre il chiarore delle lanterne disposte intorno al campo, un orrido grido percorre la prateria. Alcuni guardano nella sua direzione; altri rabbrividiscono visibilmente. Nessuno ha ancora visto un boide, come quelle creature vengono adesso chiamate, eppure sono state trovate le loro orme nel soffice fango: tracce di una zampa a tre dita, lunghe all’incirca mezzo metro e poste a due metri l’una dall’altra, che suggeriscono una specie di grande uccello impossibilitato a volare. Gli uomini di Reese hanno piazzato mitragliatrici automatiche intorno al perimetro del campo; sono programmate per sparare a qualunque cosa giunga a portata dei loro sensori di movimento a infrarossi, e Tom Shapiro ha riferito che la notte prima hanno aperto brevemente il fuoco un paio di volte. I boidi si sono mantenuti a distanza, da allora, ma i soldati continuano le pattuglie.

Lee attende che il boide si zittisca, poi prosegue. — Avremmo dovuto darci dentro coi liquori stasera, tenere una festa, ma... be’, forse in questo momento non sarebbe appropriato. — Mormorii di assenso. — In base al tempo della nave, fra quattro giorni sarà Natale. Magari dovremmo attendere fino ad allora. Ma desidererei dire qualche parola che mi sono preparato per questa occasione.

Mentre parla, Lee si sbottona il parka. — Appena prima che lasciassimo la Terra, prima che mi imbarcassi sulla navetta per l’Alabama, ebbi un ultimo incontro con Ben Aldrich, il supervisore ai lanci del GSC. Ben mi diede qualcosa che voleva fosse portata qui.

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